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Il sistema RAEE, Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche

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Roma il 12-11-2007 | da redazione | Letta 2449 volte
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Computer, telefonini, televisori, lavatrici e lavastoviglie da buttare. Arriva una vera rivoluzione nel mondo del riciclo e della gestione dei rifiuti tecnologici. Con benefici per i consumatori e l’ambiente.

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Ambiente che disciplina il nuove sistema di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – RAEE. La nuova normativa si basa sul sistema multi consortile, fortemente voluto e ispirato dall’Unione Europea, grazie al quale i responsabili della gestione di questi rifiuti non saranno più i Comuni ma i produttori delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Si tratta di una grande innovazione per il settore dei rifiuti che passa attraverso un nuovo orientamento, teso a tutelare i diritti dei consumatori e la salute dei cittadini e dell’ambiente.

SCENARIO NAZIONALE

Attualmente in Italia, in base ai primi dati forniti dal settore della produzione si stima che ogni abitante produce più di 14 Kg di rifiuti elettrici ed elettronici l’anno per un totale nazionale di circa 850 mila tonnellate.

Con le nuove norme l’obbiettivo è di garantire, entro il 31 dicembre 2008, la raccolta media pro-capite di 4 Kg l’anno per abitante (circa 240 mila tonnellate). Queste dovranno essere recuperati (con percentuali che vanno dal 70 all’ 80% in base alla categoria di rifiuto) o reimpiegati e riciclati (con percentuali che vanno dal 50 all’80%). Secondo i dati forniti dall’APAT attualmente in Italia vengono gestite e recuperate solamente 67.000 mila tonnellate di RAEE l’anno, per una media di circa 1,15 kg l’anno per abitante.

GRANDE VALENZA AMBIENTALE

Le nuove norme sono, infatti, indispensabile per gestire una nuova tipologia di rifiuti considerevole sia in termini quantitativi che in quelli qualitativi. Si tratta spesso, di rifiuti particolarmente pericolosi - il primo esempio è il CFC contenuto nei frigoriferi, ma anche il cadmio il mercurio – e in alcuni casi di sostanze con alto valore come ad esempio l’oro presente in diverse apparecchiature. Secondo alcuni studi, infatti, da ogni tonnellata di hardware è possibile recuperare ben 16 grammi di oro puro: se si calcola che nelle miniere tradizionali i grammi per tonnellata variano da due a quattro, si capisce l’importanza di questa possibilità.

IMPORTANTI NOVITA' PER I CONSUMATORI

Vengono previste delle eco-piazzole, dove potranno essere conferiti i vecchi apparecchi di cui ci si vuole disfare. Se invece si vuole acquistare un nuovo dispositivo in sostituzione di quello vecchio il cittadino potrà consegnare quest’ultimo al negozio, centro commerciale, grande magazzino o altro nel quale comprerà il nuovo. In questo caso il commerciante sarà obbligato a ritirare il vecchio secondo il principio di scambio 1 a 1.

LA NORMATIVA FINO AD OGGI

I RAEE rientravano nel ciclo dei rifiuti urbani e di conseguenza vengono buttati insieme agli altri rifiuti ed avviati alle discariche o agli inceneritori. Sono quindi i comuni i soggetti responsabili della gestione, senza alcun obbligo di raccolta differenziata , recupero o reimpiego. Inoltre il costo di gestione dei Comuni viene poi riportato nella tariffa o tassa rifiuti e pagato da tutti i cittadini. In Italia esistono alcuni Comuni che, pur non essendo obbligati, hanno predisposto sistemi di raccolta differenziata e recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici.

IL NUOVO SISTEMA

Con l’applicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare la novità principale è che i soggetti responsabili alla gestione di questi rifiuti non saranno più i Comuni ma i produttori delle apparecchiature elettriche ed elettroniche applicando il principio del “Chi inquina paga” cardine della politica ambientale dell’Unione Europea

a) Dal 1 settembre al 31 dicembre 2007 (fase transitoria)
Il decreto prevede una fase transitoria finalizzata a garantire il passaggio di consegne, graduale e progressivo, da comuni a produttori. Questa prevede che i comuni continuino a gestire i RAEE ma a fronte di un contributo economico forfettario che il settore della produzione verserà per coprire parte di queste spese di gestione nonché la realizzazione di nuove eco-piazzole dove poter conferire questi rifiuti.

b) Dal 1 gennaio 2008
Il sistema prenderà definitivo avvio e saranno quindi i produttori, organizzati in consorzi o sistemi collettivi, responsabili della gestione di questi rifiuti. Il percorso è così rappresentabile Il cittadino intende liberarsi di una vecchia apparecchiatura elettrica e:

  • se non vuole comprarne una nuova potrà portarla alla eco-piazzola del suo comune;
  • se invece intende comprarne una nuova in sostituzione di quella vecchia potrà portare quest’ultima al negozio, centro commerciale, grande magazzino o altro nel quale comprerà il nuovo. In questo caso il commerciante sarà obbligato a ritirare il vecchi secondo il principio di scambio 1 a 1 (ovviamente a fronte dell’acquisto di un televisore potrà riconsegnare un televisore, di un telefonino un altro telefonino e così via).

Il commerciante dovrà poi portare questi RAEE presso l’eco-piazzola più vicina. Una volta nelle eco-piazzole i RAEE verranno prelevati periodicamente dai sistemi collettivi o consorzi dei produttori che li porteranno presso i centri di trattamento per avviarli al recupero o reimpiego.

Fonte: Ministero dell'Ambiente

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