Mappa terremoti: dall`INGV il database per monitorare gli eventi sismici in Italia e nel mondo
del 26/05/2011 | da redazione | idea letta 11912 volteNonostante sia passato qualche anno, il ricordo del terremoto dell’Aquila avvenuto nell’aprile 2009, è ancora ben presente nei nostri pensieri. L’Italia purtroppo non è nuova a queste catastrofi, ma se nel passato erano eventi ineluttabili, oggi tutti ci chiediamo come sia possibile che nonostante i numerosi passi avanti fatti dalla tecnologia, non si riesca ancora a prevedere tali eventi disastrosi.
Probabilmente è presto per parlare di vere e proprie “previsioni esatte” ma un sistema chiaro e, cosa più importante, alla portata di chiunque, per monitorare gli eventi sismici esiste ed è facilmente consultabile: si tratta della pagina dedicata ai terremoti del sito INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).
In questa sezione del sito sono presenti alcuni strumenti utili che permettono di visionare informazioni relative ai sismi che avvengono in Italia e nel resto del mondo.
In questa pagina infatti, sono riportati gli eventi sismici di magnitudo superiore o uguale a 1.8 dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV. Tali informazioni provengono dal “Bollettino Sismico Italiano ” (Italian Seismic Bulletin), che è parte di ISIDe, l’ “Italian Seismic Instrumental and parametric Data-base”. Un sistema avanzato di analisi in tempo reale di dati sismici gestito dal Centro Nazionale Terremoti di Roma, che fornisce, entro 40 secondi, una prima localizzazione di un qualunque terremoto italiano di magnitudo ML 1.8 o superiore, e una localizzazione definitiva entro 5 minuti.
Sebbene ISIDe registri tutti i terremoti rilevati dalla Rete Sismica Nazionale Italiana, sono pubblicati soltanto i dati dei terremoti rivisti dai sismologi responsabili del servizio di sorveglianza sismica. I valori dei parametri ipocentrali (cioè i punti all'interno della Terra ove inizia a propagarsi la frattura che origina un terremoto) così elaborati, costituiscono la migliore stima disponibile al momento della loro pubblicazione.
Per consultare questi dati basta andare nella pagina “Lista Terremoti”, selezionare il periodo e il magnitudo di interesse, dopodiché apparirà l’elenco dei terremoti presenti nel database corrispondente ai criteri di ricerca impostati.
Ma non è tutto: cliccandoci sopra si potranno ottenere maggiori informazioni inclusa la mappa geografica che permetterà di avere un’idea più precisa del luogo esatto in cui è avvenuto l’evento.
Invece nella pagina “Mappa Terremoti” si avrà a disposizione una mappa mondiale in cui i dati saranno rappresentati da piccoli indicatori colorati (il colore cambia in base alla profondità) posizionati sul luogo in cui è avvenuto il sisma.
Per concludere, il 31 marzo 2009 la Commissione Grandi Rischi si riuniva, a L'Aquila, per decidere che i terremoti non erano in alcun modo prevedibili e che non c'era nessun pericolo, nonostante le numerose scosse avvertite nei giorni precedenti da tutti gli aquilani. Il 6 aprile 2009, 308 persone morirono sotto le macerie.
Oggi, sette membri di quella commissione, sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo plurimo e lesioni. E per avere omesso informazioni, perché, si può leggere, secondo i pm gli imputati "sono venuti meno ai doveri di valutazione del rischio connessi alla loro funzione" anche sotto il profilo dell'informazione. Le loro notizie rassicuranti "hanno indotto le vittime a restare nelle case".
Un motivo in più per essere cittadini attivi, che non aspettano che le informazioni cadano dal cielo ma che invece le informazioni se le vanno a cercare... ad esempio sul sito dell’INGV!
Link correlati a questa idea:
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http://cnt.rm.ingv.it/earthquakes_list.php
(Vai al sito INGV: Lista Terremoti)
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