Data di scadenza e corretta conservazione: quello che le aziende non dicono
del 27/12/2008 | da redazione | idea letta 10024 voltePer i prodotti alimentari la "Data di scadenza" indica la data entro cui le aziende assicurano l'integrità delle proprietà organolettiche. Di solito, superato questo limite, il prodotto è ancora commestibile ma perde molte delle sue qualità. Altre volte invece la data di scadenza è imposta per decreto, si tratta dei prodotti più deperibili come uova, prodotti lattieri freschi, carne e pasta.
In questo caso cibarsene, potrebbe essere pericoloso per la salute e quindi altamente sconsigliato.
Per quanto riguarda i farmaci invece, la scadenza tra i 2 e i 5 anni si riferisce a confezioni integre. Questo significa che dopo l'apertura, la scadenza si accelera e le date segnalate si accorciano. Anche se non è detto che una medicina scaduta diventi tossica, è comunque meglio non usufruirne poiché con il tempo, il principio attivo, diventa meno efficace.
Per i farmaci poi è molto importante il luogo di conservazione. Molti infatti li ripongono nell'armadietto del bagno, in cucina o nello sportello del frigo. Ambienti pessimi perché più soggetti a calore e umidità, fattori che ne accelerano la degradazione.
Il nostro consiglio è quello di riporli in una scatola da conservare nello sgabuzzino o nell'armadio in camera da letto, lontano comunque dalla luce e da fonti di calore.
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